La pandemia ha cambiato le nostre abitudini, anche in campo lavorativo, introducendo anche in Italia il concetto di smart working. Adesso che l’emergenza è passata, le aziende richiedono la presenza dei dipendenti in azienda. Ma non tutte….alcune hanno capito che la produttività non è strettamente correlata al lavoro in ufficio.
E quindi sono tantissime le persone cercano su internet offerte di lavoro da casa. Non sono io a dirlo, se non ci credi ti basta osservare le statistiche di Google. Considerando tutte le ricerche correlate, direi che siamo intorno alle 100.000 query mensili.
Perché si dovrebbero cercare opportunità di lavoro da casa? È semplice… le persone voglio essere indipendenti e il lavoro porta via la maggior parte del nostro tempo.
Almeno otto ore di attività, consideriamo anche la pausa pranzo, i tempi di spostamento per raggiungere l’ufficio, e arriviamo a passare più della metà della giornata fuori casa. La notte si dorme e tempo per la famiglia e per gli hobby non ne rimane molto.
Lavorare da casa permette di evitare il traffico per raggiungere l’ufficio e di dover condividere uno spazio con i colleghi, tra i quali c’è sempre una percentuale molto alta di persone antipatiche. Se poi si ha la sfortuna di avere un capo tiranno, la mattina ci si sveglia con la morte nel cuore.
C’è un problema di fondo, però. Tutte queste persone che cercano un lavoro da casa serio, sono interessate ad un’attività subordinata. Il classico telelavoro, con un committente che in cambio di una retribuzione fissa delega una serie di attività, che possono essere svolte anche al di fuori dell’ufficio.
Trovare un’opportunità del genere è raro. I datori di lavoro vogliono avere tutto sotto controllo e ai loro dipendenti, raramente concedono la possibilità di lavorare da casa. Quando lavoravo per conto di una grossa casa farmaceutica, avevo una collega che abitava lontano dalla sede. Considera che l’azienda era a Roma Nord e lei abitava in provincia, a sud della capitale. Con i mezzi doveva prendere 4 treni e la macchina le portava via tanti soldi in benzina. Per ovviare al problema ha dovuto affittare una stanza nei pressi dell’ufficio, nella quale abitava dal lunedì al venerdì. Nel weekend tornava a casa con il marito (non hanno figli).
In questa situazione, il nostro capo, persona molto disponibile, le ha concesso due giorni di telelavoro. Un bel passo avanti.
A quel tempo non è che io stessi meglio, vivendo a Cerveteri che dista 40 km da Roma, dovevo prendere il treno fino a Termini, la metropolitana, un trenino che va fino a Roma nord e poi aspettare la navetta aziendale. Un viaggio della speranza. Scioperi, freddo, ritardi, l’inferno del pendolare.
Dal 2018 lavoro con TTEN, una società informatica che fin dall'inizio mi ha concesso lo smart working. All'inizio è stato un pò traumatico abituarsi. Non riuscivo a concepire la mia abitazione come lo spazio per il lavoro. Dopo aver provato a lavorare in un bar con la loro wifi e spendendo una fortuna in caffè e snacks, mi sono rassegnato allo smart working.
Detto ciò, credo che siano evidenti i vantaggi del lavoro da casa, ma abbiamo anche capito che non si troverà facilmente un’azienda disposta a lasciarti libero/a.
Come lavorare da casa
Non sarà facile come si pensa. In una convivenza, passare tutto il giorno dentro casa, porterà inevitabilmente a dei problemi con il partner. Se non si seguono delle regole, il rapporto di coppia ne risentirà notevolmente. Tieni a mente la regola principale: quando stai lavorando, non ci sei per nessuno. Adesso vediamo come organizzarci al meglio.
Trasforma una stanza nel tuo ufficio
Mi rendo conto che lo spazio in casa non basta mai, ma è importante avere un proprio ambiente ben organizzato. Qui si dovranno ricreare tutte le condizioni necessarie per svolgere bene il lavoro che hai scelto.
Se a casa non hai una stanza libera, trovati un angolo tutto tuo. Se hai un box o un garage, potrebbe essere una buona idea farci l’ufficio. Magari chiedi ai tuoi genitori o ai tuoi suoceri se ti fanno appoggiare da qualche parte. Se non riesci proprio a ritagliarti il tuo spazio, puoi considerare di prendere in affitto una camera e trasformarla nel tuo posto di lavoro. Ma assolutamente evita di sistemarti al centro di uno spazio comune della casa, dove girano bambini e partner.
Trovata la sistemazione ideale passiamo all’arredamento. Ricordati che in questo spazio passerai molto tempo e il comfort è importante. Vai da Ikea e compra una scrivania con cassettiera annessa. Io ho preso la Malm bianca, al prezzo di 135 €. Anche la sedia è importante, deve essere comoda e imbottita. La mia scelta è caduta sulla Torkel, altri 50 €.
Connessione internet indispensabile, ma presumo che sia già attiva in casa. Nel caso ti fossi dovuto spostare in un’altra sede verifica che ci sia il WiFi. In caso contrario prendi una chiavetta con l’operatore che serve meglio la zona.
Serviranno anche un computer e una stampante. La carta non muore mai, dovrai stampare documenti, fatture o ritenute d’acconto, bollette, etc. Prendine una già compresa di scanner, ti servirà per inviare i documenti in formato digitale. Nella mia esperienza non ho mai avuto bisogno d’inviare fax. Evita questa spesa, poi se dovesse servire basterà recarsi da un tabaccaio.
C’è bisogno di luce, doversi gestire da soli non è facile e può capitare la fase di pigrizia, che una stanza poco illuminata trasforma in sonnolenza. Inoltre un ambiente buio farà stancare maggiormente gli occhi. Da Ikea prendi anche una lampada da tavolo.
Pensa anche alle condizioni climatiche. Se d’estate fa troppo caldo, mettersi al computer e lavorare invece che andare al mare (quando si ha la possibilità di farlo) può rallentare l’attività. Un piccolo condizionatore, se serve, è necessario. Magari che abbia anche la funzione pompa di calore, per riscaldare la stanza d’inverno.
Il lavoro da casa richiede competenze, che spesso e volentieri vanno aggiornate. La formazione è un aspetto molto importante in qualsiasi attività. Considera quindi che ci saranno dei periodi in cui dovrai leggere manuali, circolari, nuove leggi. Uno spazio per la lettura è consigliato, un piccolo divano e un tablet dove caricare i documenti in formato ePub, sono due spese che mi sento di consigliarti. Per quanto riguarda l’Ipad, io ho fatto un contratto con Wind, mi viene 25€ al mese e ho 15 GB di traffico. Inoltre non starai sempre dentro il tuo ufficio, dovrai vedere dei clienti, collaboratori, fornitori e potrà essere necessario illustrare un progetto. Va bene il computer portatile, ma ti assicuro che portarsi dietro la borsa con il notebook è una gran rottura di scatole. Molto meglio un comodo tablet.
Tornando al comfort, arreda la stanza con quadri colorati, che diano un po’ di calore all’ambiente. Assolutamente si alla radio, per isolarsi da eventuali rumori esterni. Qui da me c’è un gruppo di bambini molto maleducati che schiamazzano tutto il giorno fino alle undici di sera. Se non avessi le cuffiette non avrei combinato nulla in questi anni.
Conclusioni
Lavorare da casa non significa trascinarsi dal letto al computer in pigiama, un’icona che vediamo spesso rappresentare le attività a domicilio. Non dico che bisogna mettersi in giacca e cravatta per andare nello studio, però un po’ di disciplina ci vuole.
Evitare al minimo le distrazioni, ma allo stesso tempo bisogna rendere l’ambiente il più confortevole possibile. Cerca anche di darti degli orari, flessibili, ma non puoi pensare di alzarti a mezzogiorno ed essere profittevole.
Se un giorno non ti va di lavorare, benissimo, chiudi il computer e vai a fare una passeggiata al mare, ma non deve diventare un’abitudine.
Attenzione al rapporto di coppia, fai capire bene al tuo partner che stai lavorando, probabilmente non capirà bene quello che stai facendo e soprattutto all’inizio ti stresserà con commissioni e altri aspetti legati alla quotidianità… “tanto stai a casa”…
Non cercare di spiegarti con gli altri, anche loro difficilmente riusciranno a capire che un lavoro si può svolgere anche tra le mura domestiche. Tieni presente il tuo obiettivo e vai avanti, senza preoccuparti del giudizio degli altri.