
Negli ultimi anni, il dibattito su come l’intelligenza artificiale cambierà il lavoro degli sviluppatori è diventato sempre più acceso. Ogni volta che nasce un nuovo modello o una nuova funzionalità avanzata, la domanda ritorna con forza: l’IA sostituirà i programmatori?. La risposta, almeno per ora, è no. Ma è innegabile che il modo di scrivere codice stia cambiando profondamente. Con l’arrivo della modalità Agent di GitHub Copilot, soprattutto se abbinata a Claude 4 come modello sottostante, ci troviamo davanti a un nuovo paradigma nello sviluppo software. Un paradigma che molti hanno iniziato a chiamare “vibe coding”, ovvero una programmazione più fluida, naturale e collaborativa tra umano e macchina, dove l’IA non è più uno strumento accessorio ma un vero e proprio co-sviluppatore.
Dal “chiedere suggerimenti” al lavorare insieme: la rivoluzione della modalità Agent
Chi ha utilizzato Copilot fino a ieri conosce bene la modalità classica, chiamata Ask Copilot. In questa versione, l’intelligenza artificiale agisce come un assistente reattivo: risponde alle domande, propone snippet di codice, suggerisce funzioni e aiuta nella scrittura. È utile, ma resta confinata al contesto locale del file aperto o della porzione di codice visibile. Non ha una visione d’insieme del progetto e non può operare su larga scala.
La modalità Agent, invece, rappresenta un cambio di paradigma. Qui Copilot non è più uno strumento passivo: diventa un agente autonomo, capace di analizzare l’intero progetto, navigare tra file e directory, comprendere relazioni complesse e agire in modo proattivo. Invece di rispondere a domande isolate, l’Agent può eseguire compiti articolati come:
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analizzare l’architettura complessiva di un’applicazione
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proporre refactoring su larga scala mantenendo la coerenza del codice
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spostare logiche tra moduli in modo consapevole
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suggerire modifiche che tengano conto di più livelli del progetto
È una differenza enorme: il salto è paragonabile a quello tra scrivere singole query SQL e progettare l’intero schema di un database. E questo nuovo approccio si avvicina molto di più a come lavorerebbe un vero collega umano che conosce il codice e sa prendere decisioni.
Claude 4 e la comprensione profonda del contesto
La scelta del modello fa tutta la differenza. Dopo aver provato varie soluzioni, Claude 4 si è dimostrato nettamente superiore a GPT nella gestione del contesto e nell’analisi complessiva dei progetti. Dove GPT tende a “perdere il filo” quando il codice si fa esteso o i file da correlare sono numerosi, Claude mantiene un quadro coerente anche su basi di codice molto grandi.
Questo si traduce in suggerimenti più precisi e coerenti con lo stile del progetto, in un’ottima gestione delle dipendenze e in una maggiore capacità di capire l’intento dietro al codice, non solo la sua forma. Nel refactoring, per esempio, non si limita a spostare righe: valuta il significato delle funzioni, l’impatto sulle interfacce pubbliche e le conseguenze sulle dipendenze a valle. In sostanza, Claude ragiona più come un programmatore esperto che come un generatore di testo.
Il “vibe coding”: programmare con l’IA come se fosse parte del team
L’integrazione di Copilot Agent e Claude 4 ha dato vita a un nuovo modo di sviluppare che sempre più sviluppatori chiamano vibe coding. Non si tratta più di scrivere ogni riga di codice a mano o di chiedere all’IA di completare un frammento, ma di collaborare con un agente intelligente che partecipa attivamente allo sviluppo. Tu definisci la direzione e le scelte architetturali, l’IA si occupa del lavoro ripetitivo e strutturale, lasciandoti più spazio per la parte creativa e strategica.
Questo approccio ha un effetto notevole sui tempi di sviluppo: operazioni che prima richiedevano ore – come la ristrutturazione di interi moduli, la conversione di un’API o la migrazione di pattern architetturali – ora si completano in minuti. E soprattutto, l’IA riesce a mantenere il contesto tra operazioni successive, un aspetto che con la modalità Ask tradizionale era spesso un ostacolo.
Consigli pratici: commit frequenti e gestione dei crediti
Per quanto potente, Copilot Agent non è infallibile. Quando il task è troppo ambiguo o il progetto è particolarmente complesso, può succedere che “canni di brutto”. In questi casi, la strategia migliore è fare commit frequenti. Avere una cronologia dettagliata permette di fare rapidamente un revert e tornare alla versione stabile del codice, evitando di perdere tempo a riparare modifiche indesiderate.
Un altro aspetto importante riguarda il costo. Le richieste in modalità Agent sono considerate premium, ma il piano da 10 $ al mese include già crediti sufficienti per un utilizzo intenso. Anche lavorando su progetti di grandi dimensioni, non ho mai sforato la quota mensile. Questo rende la modalità Agent accessibile anche per chi lavora su progetti personali o startup in fase iniziale.
L’IA sostituirà i programmatori? No, ma cambierà il nostro ruolo
Ogni volta che un nuovo strumento come Copilot Agent appare sul mercato, la domanda si ripresenta: “L’IA sostituirà gli sviluppatori?” La realtà è che non siamo davanti a una sostituzione, ma a un’evoluzione. Così come l’introduzione dei framework ha cambiato il modo di scrivere software, e l’automazione del deployment ha trasformato il DevOps, anche l’intelligenza artificiale sta spostando l’attenzione del programmatore verso livelli più alti di astrazione.
L’IA può occuparsi delle parti ripetitive, noiose e strutturali, ma le decisioni architetturali, la definizione delle logiche di business e l’interpretazione delle esigenze restano competenze umane. In altre parole, non stiamo diventando meno necessari, stiamo diventando più strategici. Il programmatore del futuro non sarà quello che scrive ogni singola riga di codice, ma quello che dialoga con l’IA, la guida e la corregge, trasformando idee complesse in prodotti reali.
Conclusioni: Copilot Agent e Claude 4 sono l’inizio di una nuova era
L’arrivo della modalità Agent segna un cambio epocale nel modo di scrivere software. Non si tratta più solo di suggerimenti o completamenti automatici, ma di una vera collaborazione tra umano e intelligenza artificiale. Con Claude 4 come motore, Copilot riesce a comprendere il contesto globale, analizzare progetti complessi e proporre modifiche strutturate, trasformando radicalmente il flusso di lavoro dello sviluppatore.
Il futuro dello sviluppo non è umano contro AI, ma umano + AI. Ed è proprio questa sinergia che dà vita al concetto di vibe coding: un nuovo modo di scrivere codice dove l’intelligenza artificiale diventa parte del team, accelera lo sviluppo e libera tempo per la creatività e la progettazione.
Chi saprà abbracciare questo cambiamento non verrà sostituito, ma diventerà molto più potente. E Copilot Agent con Claude 4 è, oggi, uno degli strumenti migliori per iniziare questo viaggio.