
In Go, la dichiarazione delle variabili è semplice, diretta e coerente con la filosofia del linguaggio: scrivere solo ciò che serve. Per definire una variabile puoi usare la parola chiave var, seguita dal nome e dal tipo del dato. Ad esempio:
var nome string
var eta int
var altezza float64
Questo approccio è utile quando vuoi dichiarare una variabile senza inizializzarla subito. Se invece conosci già il valore da assegnare, Go ti permette di usare una forma più concisa grazie all’inferenza di tipo, che riconosce automaticamente il tipo della variabile in base al valore assegnato. In questo caso si usa l’operatore :=:
nome := "Luca"
eta := 25
altezza := 1.75
Come vedi, non è necessario specificare il tipo. Go capisce che “Luca” è una stringa, 25 è un intero e 1.75 è un numero decimale. È una sintassi compatta, molto usata nella pratica quotidiana, soprattutto all’interno delle funzioni.
I tipi di dato principali in Go sono pochi ma essenziali:
- int, per i numeri interi
- float64, per i numeri decimali
- string, per le stringhe di testo
- bool, per i valori booleani, cioè true o false
Ecco un esempio completo che mette insieme tutto quanto:
package main
import "fmt"
func main() {
nome := "Luca"
eta := 25
fmt.Printf("Ciao, mi chiamo %s e ho %d anni.\n", nome, eta)
}
Quando esegui questo programma, il risultato sarà:
Ciao, mi chiamo Luca e ho 25 anni.
Un frammento di codice semplice ma già significativo: mostra la chiarezza del linguaggio, la leggibilità della sintassi e il modo in cui Go gestisce automaticamente i tipi senza complicare la vita al programmatore.