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Python per l'analisi di serie temporali: tecniche avanzate e librerie

Python per l'analisi di serie temporali: tecniche avanzate e librerie
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Luca Terribili
Autore

L’analisi delle serie temporali rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la comprensione di fenomeni che evolvono nel tempo, dall’economia alla meteorologia, dalla finanza all’ingegneria. Grazie alla capacità di catturare trend, stagionalità e fluttuazioni casuali, queste tecniche consentono di prendere decisioni informate e di prevedere eventi futuri con maggiore affidabilità.

In questo contesto, Python si è affermato come la lingua di riferimento grazie alla sua ampia gamma di librerie, alla sintassi leggibile e alla versatilità che lo rendono adatto sia a ricercatori sia a professionisti. La combinazione di strumenti di visualizzazione, modelli statistici avanzati e algoritmi di machine learning permette di affrontare sfide complesse con efficienza e precisione.

Nel prosieguo dell’articolo verranno illustrate le principali metodologie per l’analisi delle serie temporali con Python, approfondendo le librerie più diffuse, le tecniche di decomposizione, i modelli predittivi e le soluzioni per la rilevazione di anomalie. L’obiettivo è fornire una panoramica completa e pratica, utile sia ai neofiti sia a chi ha già esperienza nel settore.

Decomposizione della serie temporale

Una delle prime operazioni dopo la fase di esplorazione dei dati consiste nel separare le componenti che definiscono la serie: trend, stagionalità e rumore. Questa operazione, detta decomposizione, consente di analizzare ciascun elemento in modo indipendente e di identificare i driver principali del comportamento osservato.

Tra le tecniche più apprezzate spicca il metodo STL (Seasonal and Trend decomposition using Loess), disponibile nella libreria statsmodels. STL utilizza un approccio non parametrico basato su smoothing locale, garantendo una stima robusta delle componenti anche in presenza di outlier o di stagionalità variabile nel tempo.

L’applicazione pratica di STL è particolarmente evidente nel caso di serie di vendite: il componenti “trend” può evidenziare l’impatto di campagne di marketing a lungo termine, mentre la “stagionalità” mette in luce picchi ricorrenti legati a festività o stagioni. Isolando il rumore, è possibile migliorare la qualità delle previsioni future, eliminando le fluttuazioni casuali che altrimenti distrarrebbero l’analisi.

Previsione con modelli ARIMA e SARIMA

Una volta scomposta la serie, il passo successivo è la costruzione di modelli predittivi. Tra le soluzioni più consolidate troviamo i modelli ARIMA (Autoregressive Integrated Moving Average) e la loro estensione stagionale SARIMA. Entrambi sono implementati nella libreria statsmodels e offrono una solida base teorica per catturare le dipendenze temporali presenti nei dati.

La selezione dei parametri di un modello ARIMA richiede un’attenta analisi delle funzioni di autocorrelazione (ACF) e di autocorrelazione parziale (PACF). Questi grafici, generati sempre da statsmodels, permettono di identificare l’ordine ottimale dei termini autoregressivi (p), di integrazione (d) e di media mobile (q). Per le serie con stagionalità, SARIMA aggiunge ulteriori parametri (P, D, Q, m) per modellare i pattern ricorrenti.

Nonostante la loro potenza, i modelli ARIMA possono risultare complessi da calibrare, soprattutto quando il processo richiede ottimizzazioni numeriche intensive. In questi casi, strumenti come pmdarima offrono funzionalità di auto‑selezione dei parametri, semplificando notevolmente il workflow e riducendo il tempo di sviluppo.

Tecniche di machine learning per serie temporali

Per affrontare la non linearità e le relazioni più intricate tra le osservazioni, molte organizzazioni ricorrono a tecniche di machine learning. La libreria scikit-learn mette a disposizione un ampio catalogo di algoritmi, tra cui Random Forest, Support Vector Machines e Gradient Boosting, tutti adattabili all’analisi di serie temporali mediante opportuni preprocessing.

Un passaggio cruciale è la trasformazione della serie in un set di features adeguate. Tipicamente, si costruiscono finestre temporali scorrevoli (sliding windows) che sintetizzano le osservazioni recenti e si calcolano statistiche (media, varianza, autocorrelazione) su queste finestre. Questo approccio consente di fornire agli algoritmi di machine learning un contesto più ricco rispetto al semplice valore corrente.

È importante ricordare che, pur offrendo flessibilità, i modelli basati su machine learning richiedono una rigorosa validazione incrociata e una gestione attenta del problema di overfitting, soprattutto quando le serie sono brevi o altamente rumorose. La combinazione di valutazioni metriche (MAE, RMSE) e tecniche di regularizzazione è fondamentale per garantire previsioni affidabili.

Rilevazione di anomalie

Identificare valori fuori dalla norma è una esigenza comune in molteplici settori, dalla sicurezza informatica alla diagnostica medica. Gli algoritmi di anomaly detection basati su Isolation Forest, disponibili sempre in scikit-learn, si dimostrano particolarmente efficaci per segnare rapidamente i punti atipici in grandi volumi di dati temporali.

L’Isolation Forest funziona creando alberi decisionali che “isolano” i punti anomali con poche divisioni, sfruttando il principio secondo cui le anomalie sono più facili da separare rispetto ai dati normali. L’output è un punteggio di anomalie che può essere sogliato per classificare i punti come normali o sospetti.

Per ottenere risultati coerenti, è fondamentale combinare il rilevamento di anomalie con una conoscenza approfondita del dominio di applicazione. Questo consente di distinguere tra vere anomalie (ad esempio, un picco di traffico dovuto a un attacco DDoS) e semplici fluttuazioni stagionali o cicliche che non richiedono interventi.

Librerie Python avanzate per l’analisi delle serie temporali

Oltre a statsmodels e scikit-learn, esistono altre librerie specializzate che ampliano le possibilità di analisi. pmdarima automa­tizza la ricerca dei parametri ottimali per i modelli ARIMA, riducendo notevolmente il carico di lavoro manuale e migliorando la riproducibilità dei risultati.

Prophet, sviluppata da Facebook, è progettata per gestire serie temporali con stagionalità forte e trend non lineari. La sua API semplice permette di includere festività, effetti di changepoint e regressori aggiuntivi, rendendo la modellazione particolarmente intuitiva anche per chi non ha una formazione statistica avanzata.

Infine, tsfresh fornisce centinaia di funzioni di estrazione automatica di features da serie temporali, facilitando la fase di engineering necessaria per alimentare i modelli di machine learning. Grazie a processi di selezione statistica integrati, tsfresh aiuta a identificare le caratteristiche più rilevanti, ottimizzando le prestazioni predittive.

Conclusioni

In sintesi, l’ecosistema Python offre una gamma completa di strumenti per l’analisi delle serie temporali, dalla decomposizione preliminare alla previsione avanzata, fino alla rilevazione di anomalie. La scelta delle librerie e delle metodologie dipende dal tipo di dati a disposizione, dagli obiettivi specifici dell’analisi e dalle competenze dell’analista.

Una solida padronanza dei modelli statistici (ARIMA, SARIMA, STL) insieme a una conoscenza pratica dei framework di machine learning (Random Forest, Isolation Forest) consente di costruire pipeline robuste e scalabili. Inoltre, l’uso di librerie come pmdarima, Prophet e tsfresh permette di automatizzare e velocizzare molte fasi del workflow, riducendo gli errori manuali e migliorando la qualità dei risultati.

L’analisi delle serie temporali resta un campo dinamico e in continua evoluzione: sperimentare nuove tecniche, tenersi aggiornati sulle librerie emergenti e condividere le proprie esperienze sono passi essenziali per affrontare le sfide sempre più complesse del big data e per ottenere insight di valore reale.